lunedì 17 giugno 2013


"
Sempre più spesso ci troviamo a parlare e a confrontarci su questioni e situazioni relative al genere, alla sessualità e all’orientamento sessuale. Un dibattito che cresce e che ci appassiona perché tocca nel quotidiano ognuna e ognuno di noi. Il modo che riteniamo migliore per parlarne, o forse anche l’unico modo per noi possibile, è quello che passa per il tentativo di scardinare gli stereotipi e i preconcetti tanto cari alla società in cui viviamo, e che troppo spesso caratterizzano anche le nostre vite. Solo riconoscendo e smascherando questi stereotipi è possibile provare a pensare a questi temi in termini differenti."



"Viviamo in una società attraversata da una paura strisciante di ogni altro essere vivente, di ogni forma di alterità e differenza, ed in cui le perverse strategie del dominio capitalista si intrecciano drammaticamente con razzismo e xenofobia, sessismo, omo/transfobia, specismo e violenza diffusa. Alla violenza della parola e delle pratiche dominanti vogliamo opporre l’alterità delle nostre soggettività desideranti e l’irriducibilità dei nostri corpi, contro le logiche perverse di un capitalismo che trasforma ogni corpo in merce, come accade a centinaia di donne e uomini migranti, deportati e privati di ogni dignità umana, e come accade con i corpi degli animali non umani, sfruttati, deanimalizzati e reificati, trasformati dal mercato globale in prodotto di consumo senza identità." (Dal documento politico di IbrideVoci e Città Futura Catania)