giovedì 20 gennaio 2011

W IL BUON SENSO...

Quest’oggi apprendiamo che la Lav Brescia farà presidio fuori dal circo domenica 23 gennaio, prima dello spettacolo delle 15,30.
Noi CAB lo faremo dalle 17 dello stesso giorno.
Qualcuno potrebbe dire a entrambe le realtà:
“Ma siete fuori di testa? Due presidi a distanza di meno di due ore?”
Il fatto è che noi non abbiamo scelto la domenica 23 a caso.
Ecco come sono andate le cose.
Sabato scorso, in un colloquio con la Lav (ci sono dei testimoni) sono venute fuori, peraltro in modo pacato, delle osservazioni da parte nostra, a livello generale, riassumibili nell’esortazione a perseguire quello che per chiunque è obiettivamente un miglior approccio alla difficilissima battaglia per la liberazione animale, ossia a tenere in maggior considerazione l’antispecismo, la dieta vegana e altre tematiche di natura politica e culturale.
In seguito, abbiamo proposto di distribuirci su almeno quattro giorni di questa settimana, al fine di dare un segnale di un certo tipo a chi sfrutta gli animali.
Per noi, che abbiamo una conoscenza minima della lingua italiana, “distribuirci” non significa “dividerci”.
Eppure i rappresentanti della Lav hanno disertato il presidio di domenica scorsa e, molto probabilmente, diserteranno anche quello di stasera.
Nessuno si è mai sognato di mandarli via. Sono loro che hanno colto la palla al balzo per autoescludersi e per evitarci (la prova di questo è l’orario del loro presidio di domenica, orario per noi impossibile, dato che dobbiamo pensare al presidio delle 17 e, in funzione di questo, regolare i nostri impegni: alla faccia del “tutti sono benvenuti” del loro comunicato).
E dispiace, poiché abbiamo grande stima di loro, li consideriamo degli amici, e auspichiamo che questa impasse abbia fine il più presto possibile.
Respingiamo senza condizioni unicamente quei soggetti che appartengono a gruppi pseudoanimalisti espressamente riconducibili a movimenti di estrema destra: impossibile recitare la parte degli animalisti, e poi essere razzisti con gli umani, sessisti, omofobi, ecc.
In ogni caso, gli accordi verbali (che chi vi scrive si è fatta ripetere per due tre volte) erano dunque questi: presidi CAB giovedì 20 e domenica 23, presidio Lav (erano impossibilitati a farne due) sabato 22.
E in base a questi accordi noi abbiamo spedito la comunicazione in questura e inviato il comunicato ai nostri contatti, fra cui la Lav Brescia.
Quest’ultima,  presa visione dei nostri giorni e orari, decide di far presidio proprio nel giorno in cui ci aveva assicurato che non avrebbe potuto farlo, cioè domenica 23: deprimente.
Faranno l’entrata del primo spettacolo, mentre noi –cominciando alle 17- faremo l’uscita del primo e l’entrata del secondo (18,30).
Tutto ciò è davvero ridicolo, sconfortante, penoso, tanto più che avrebbero potuto telefonarci per tempo (per legge, alla Digos necessitano 3 giorni di preavviso) per comunicarci questa novità, in base alla quale noi avremmo sicuramente anticipato il nostro presidio a sabato 22.
Invece, restando purtroppo così le cose, e considerato che la Lav avrebbe potuto benissimo unirsi a noi dalle 17, si andrà a informare per due volte uno stesso pubblico (entrata e uscita dello spettacolo delle 15,30) e uno dei due presidi (certamente il nostro, anche perché viene dopo) perderà in partecipazione ed energia, giacché pensiamo che chi prenderà parte al primo non resterà a bighellonare in zona in attesa del secondo.
A noi non interessano i riflettori, la ribalta, l’estetica del materiale da distribuire.
A noi interessa informare a favore degli animali.
E sappiamo quanto sia importante la presenza di un certo numero di attivisti fuori dal circo, più che in altri luoghi.
Non ci stracciamo le vesti per il comportamento scorretto degli astiosi esponenti della Lav Brescia, anche perché ne abbiamo già fatti parecchi di presidi in quattro cinque persone: semplicemente (e ovviamente) ci rattrista il fatto che si sarebbe potuta compiere un’azione ben più efficace nei confronti degli animali rinchiusi, informando anche gli spettatori del sabato pomeriggio, senza vanificare e sprecare così scioccamente la giornata di domenica.
Invece, pare che a certuni interessi maggiormente danneggiare (?) un gruppetto esiguo di attivisti, più che dedicarsi ad informare efficacemente a vantaggio degli animali.
E’ questo che ci rattrista. Ma guardiamo avanti.
Noi non abbiamo dichiarato guerra a nessuno.
I nostri nemici, purtroppo per gli animali, sono ben altri.
CAB – Collettivo Antispecista Brescia

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